La Cecina Toscana

LA RICETTA DELLA CECINA TOSCANA

Ingredienti per 4-6 persone

 

  • 300 gr di farina di ceci
  • olio extra vergine di oliva
  • sale e pepe quanto basta

    Preparazione
  1. Stemperare la farina di ceci in 1 litro e mezzo di acqua fredda
  2. Mescolare fino a quando il tutto non è ben liquido e senza alcun grumo
  3. Aggiungere 1 bicchiere di olio e un cucchiaino di sale
  4. Mescolare bene
  5. Lasciare riposare per mezza ora
  6. Mentre riposa ungere una teglia larga con un filo di olio
  7. Preriscaldare il forno a 220 gradi
  8. Versare il composto di ceci sulla teglia e mettere in forno per 15 minuti
  9. Togliere quando si forma una crosticina dorata sulla superficie
  10. Spolverare il pepe
  11. Tagliare a fette e sevire calda

UNO DEI PIATTI PIU’ GUSTOSI DELLA TRADIZIONE TOSCANA

Il fuoco vivo della legna è il modo migliore per cucinarla, ma anche nel forno di casa il risultato è eccellente! Questa torta molto bassa croccante fuori e morbidissima dentro, è uno dei piatti più gustosi della tradizione toscana. Adatto a tutte le stagioni, perfetta in mezzo ad un filoncino di pane o come ripieno della schiacciata insieme allo stracchino.

L’ORO DI PISA E LA LEGGENDA DELLA MELORIA

 

Nel 1284 la Repubblica Marinara di Pisa fu sconfitta dalla flotta navale Genovese nella battaglia della Meloria. Furono fatti diversi prigionieri pisani che vennero imbarcati nelle galee genovesi. All’improvviso una forte tempesta allagò le stive pieni di sacchi di farina di ceci e barili di olio. L’impasto che ne derivò mescolandosi con l’acqua salata del mare fu l’unico e molto sgradevole cibo disponibile per i prigionieri pisani. Una giorno, la sorpresa: alcune scodelle rimaste al sole trasformarono la farinata in una specie di gustosa frittella, croccante fuori e soffice dentro. Era nata la cecina, che fu chiamata dai Genovesi “L’oro di Pisa”, cioè l’unica ricchezza rimasta ai pisani dal colore dorato.

TANTI MODI PER CHIAMARLA

A seconda delle zone in Toscana è conosciuta con vari nomi. Siccome alcuni sostengono che, al di là della leggenda, derivi dalla farinata ligure, in Lunigiana si chiama appunto farinata.

Nel Carrarese è chiamata “calda calda”, mentre la creatività dei livornesi l’ha chiamata “5 e 5”, cioè “5 lire di cecina e 5 lire di schiacciata” (ai livornesi piace gustarla dentro la schiacciata un panino). In Versilia e nel Pisano è semplicemente “la cecina”.

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