La festa di Halloween di Borgo a Mozzano

Se si arriva a Borgo a Mozzano in un giorno di nebbia un brivido ci scorre lungo la schiena alla vista di un ponte allo stesso tempo maestoso e spaventoso. La sua forma a schiena d’asino, come quasi tutti i ponti costruiti dopo l’anno 1000, ha una particolarità unica: le sue arcate sono asimmetriche e quella centrale è talmente alta e ampia che la sua solidità sembra una sfida alla legge di gravità.

IL PONTE DEL DIAVOLO

Lo fece costruire Catrucci Castracani, condottiero e signore della vicina Lucca, nei primi anni del 1300, per attraversare il fiume Serchio e raggiungere i luoghi incantati della Garfagnana.

Fin da subito gli uomini incaricati si resero conto di quanto fosse difficile la costruzione del ponte: più i giorni passavano più l’impresa sembrava impossibile. La notte prima della data di consegna prestabilita il diavolo apparve al capo cantiere che, afflitto e prossimo al disonore, si trovava seduto e sconsolato sull’argine del fiume. Il demonio gli propose un patto: il ponte sarebbe stato costruito in quella notte, ma in cambio satana voleva l’anima di chi per primo lo avesse attraversato. Disperato, il costruttore accettò. L’indomani di primissimo mattino però si recò a confessarsi, pieno di sensi di colpa. Al sacerdote venne un’idea: quella mattina nessuno uomo avrebbe attraversato il ponte, ma un vecchio cane. Il diavolo fu beffato ma si gettò nel fiume Serchio giurando vendetta: ancora oggi, nei giorni di nebbia, è possibile scorgere un cane che da solo attraversa il ponte, mentre l’acqua sotto si increspa come se vi fosse caduto qualcosa.

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LA PRIMA E PIU’ IMPORTANTE FESTA DI HALLOWEEN D’ITALIA

Da più di mille anni le genti di Borgo a Mozzano vivono a contatto col mistero. Ed è per questo che nel 1993, quasi per gioco, decisero di organizzare una festa di Halloween che unisse le icone della festa americana con i misteri del loro Paese. Da allora alla Vigilia di Ogni Santi il paese lucchese di Borgo a Mozzano si riempie di circa 50 mila persone che giungono da tutta Europa per vivere l’ esperienza di una notte unica, dove il terrore è il protagonista: concerti dal vivo, spettacoli itineranti, magia, artisti di strada e musica in più di cinquanta locations disposte su tutto il paese.

IL PASSAGGIO DEL TERRORE

Uno degli spettacoli più affascinanti e unici è senza dubbio il Passaggio del Terrore, un viaggio nella paura che si snoda in 20 scene horror tratte da film, leggende ed antiche fobie, a cui gli spettatori accedono in piccoli gruppi di persone guidati da tutors. Gli attori interagiscono con i visitatori che diventano loro stessi parte compiuta della scena resa viva e veritiera dalla qualità di make-up, effetti speciali e scenografie. L’allestimento dello spettacolo impegna lo staff per molti mesi: circa 200 artisti e 150 tecnici.

LA MESSA IN SCENA DELLA LEGGENDA DI LUCIDA MANSI

 

Un altro momento clou della Festa è l’uscita dagli inferi dell’anima della nobildonna lucchese Lucida Mansi, la cui storia è tramandata da un’altra leggenda del luogo.

Lucida Mansi era una giovane e bellissima nobildonna lucchese. Era adorata e corteggiata e molto crudele: quando se ne annoiava si liberava dei suoi amanti, facendoli precipitare in un pozzo cosparso di lame affilatissime, celato da una botola.

Lucida era estremamente innamorata della propria immagine, tanto che aveva disseminato di specchi la sua stanza da letto. Una mattina si accorse di una lieve ruga che segnava il bellissimo volto. Si disperò, gridò e pianse sino a quando le apparve il diavolo sotto le sembianze di un giovane meraviglioso. Questi le promise altri trent’anni di immutata bellezza, trascorsi i quali sarebbe tornato per avere in cambio la sua anima.

 

Lucida accettò senza pensarci e rimase giovane mentre tutti attorno a lei invecchiavano. Un pomeriggio d’estate di trenta anni dopo, il Diavolo ricomparve. Lucida lo implorò come se non ci fosse stato un patto tra loro, chiedendogli di risparmiare la sua anima. Ma egli la trascinò sulla sua carrozza per un giro di mura, affinché tutti i lucchesi potessero vedere la sua potenza. Dopodichè immerse il cocchio nel laghetto di uno splendido giardino fiorito, oggi conosciuto come “Orto Botanico”.

Ogni anno l’anima della nobildonna lucchese Lucida Mansi riemerge dagli inferi in compagnia del sommo Lucifero per ripercorrere tutti i crudeli eventi della sua vita nelle notti di Halloween di Borgo a Mozzano.

L’IRA DI LUCIFERO

Il corteo, parte alle 21,30 dalla Piazza del Borgo accompagnato da gruppi di demoni ed anime erranti e percorre tutto il centro storico fino a giungere al Ponte del Diavolo dove l’anima di Lucida verrà gettata dall’arcata maggiore nelle acque del fiume, sprofondando nuovamente negli inferi e liberando il fuoco di Lucifero che divampa tra le arcate del ponte: lo spettacolo pirotecnico sul fiume Serchio, il momento di maggiore intensità emotiva della Festa.

Fonte: http://www.halloweencelebration.it

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