Casale Marittimo

“…..a mano destra si stacca una propaggine di collina, che si estende verso il mare, e nel di cui ultimo dorso è situato il moderno Casale. Nella parte più alta ha moltissimi strati Orizzontali di Panchina, frammezzati da strati di tufo sbiancato…..le fabbriche di Casale sono tutte fatte di Panchina, Che ha di se molti testacei, e si cava in quelle vicinanze, in luogo detto e prato….”


Nel 1770 Torgiani Tozzetti, nei suoi “viaggi in Toscana”, descriveva così Casale Marittimo, bellissimo Borgo Medievale che si erge a sud del fiume Cecina in cima a una collina dell’entroterra chiamata Poggio al Pruno, a 214 metri sul livello del mare. Il Borgo domina la costa tirrenica: un panorama mozzafiato dove sono ben visibili le isole dell’arcipelago toscano, Elba, Capraia e Gorgona. Il mare, le pinete e le spiagge distano infatti solo 12 chilometri e sono sempre più numerosi i turisti che scelgono Casale Marittimo come meta di vacanza. E’ stato insignito della Bandiera Arancione da parte del Touring Club. Oltre al mare, questo antico borgo, inserito nel verde delle colline pisane, offre la possibilità di passeggiate a piedi, a cavallo, in bicicletta a contatto con la natura.

UN PO’ DI STORIA

Etruschi e Romani. La zona, ricca di acque minerali, di selvaggina, di sale, insieme alla mitezza del clima, ha favorito, fin dai tempi più antichi, l’insediamento dell’uomo nel suo territorio. Bellissima la Necropoli etrusca di Casa Nocera, con tombe del VII secolo A.C., i cui ricchi corredi funebri sono sinonimo di una casta dominante ricca e potente. Molto famosa la Tholos risalente al V° secolo A.C. trovata casualmente nel secolo scorso in località “Poggiarella”. Resti di due antiche ville romane si trovano invece nelle località La Pieve e Il Poggio.

Il Medioevo. Nel periodo medievale la presenza del castello viene nominata per la prima volta nei documenti del 1004. Apparteneva alla famiglia Della Gherardesca (il conte Gherardo e la moglie Giulia donarono una Chiesa e tredici poderi “che sono nella corte di Casale” al monastero di S.M. di Serena di Chiusdino).
Una leggenda popolare ci dice che all’epoca esistevano due castelli, Casalvecchio e Casale Nuovo, ma nessun ritrovamento archeologico porta a suffragare questa credenza.

La Repubblica di Firenze. Nella seconda metà del 1300, in seguito alla conquista di Pisa da parte di Firenze, Casale entrò a far parte della Repubblica fiorentina che gli diede la facoltà di costituirsi in comune e darsi uno statuto.


La lotta ai pirati. Il 1.500 e 1.600 sono i secoli caratterizzati dalla difesa contro le incursioni dei pirati saraceni: nel 1642 la comunità deliberò la fortificazione delle mura a difesa delle incursioni dei pirati dal mare.
Oltre ai pirati ci si difendeva dalla malaria, dalle periodiche carestie e epidemie e dalla stasi sociale e economica che contraddistingue in queste zone il periodo del Granducato mediceo. Le condizioni di vita erano difficili e nel 1551 Casale aveva solo 245 abitanti.

UN BORGO “SALUBRE”
All’inizio del 1700, le campagne versavano in uno stato di estrema povertà e arretratezza. Tanto che nel 1709 “fu proposto come sarebbe stato molto necessario munirsi all’occasione di un medico, stante l’aria cattiva e le multità dei malati che spesso ne muoiono miseramente senza esperimenta”. Ciononostante Casale si trovava forse meglio di tanti altri paesi dal momento che il Targioni Tozzeti, che lo visitò nel 1742, scrisse che: “Casale moderno è il più grosso, e il più salubre Castello di tutto il Marchesato. La ragione della salubrità è non solamente una vicina Fontana d’acqua buona, come anche la situazione favorevole in uno sporto di Collina elevata, e benissimo ventilata”.

LA BONIFICA E L’AUMENTO DI POPOLAZIONE

Nel 1777, con le riforme del Granduca Pietro Leopoldo, ebbe inizio il processo di ridistribuzione delle terre: la diffusione del regime della mezzadria portarono ad un incremento e un miglioramento della produzione agricola. Nel 1800 il numero degli abitanti iniziava a salire: erano 817 1007 venti anni dopo. La progressiva bonifica della palude costiera favorì lo sviluppo agricolo e nel 1861 il numero era salito a 1174 abitanti. Nella seconda metà dell’800 l’abitato subiva alcune incisive modificazioni dovute all’aumento della popolazione.
Nel 1862, Casale, fino a allora chiamato Casale nelle Maremme, assunse il nome di Casale Val di Cecina; dal 1900 si chiama Casale Marittimo.
Nel 1936 il numero degli abitanti ha raggiunto il massimo di 1583. Negli anni ’50 è iniziato il processo di emigrazione verso i centri in pianura e all’inizio dei ’60 il fenomeno dell’abbandono della terra subì un crollo repentino.

La vocazione turistica

Oggi dopo l’acquisto dei poderi da parte di non residenti (svizzeri e tedeschi in particolare) la campagna ha ripreso ad essere coltivata a cereali, olio e vino. L’aspetto del paese medievale è ben conservato: sempre più numerosi sono i turisti che scelgono Casale Marittimo come luogo di riposo e villeggiatura.

Cosa vedere a Casale Marittimo

Ben visibili i resti dell’antico Castello, anche se ormai inglobati nel tessuto urbano, così come la struttura ad anelli semicircolari delle successive cinte murarie. Tra gli edifici da vedere: Palazzo Rocca, la Chiesa di Sant’Andrea, nata sui resti dell’antica pieve e la settecentesca Santa Maria delle Grazie.
Nella bellissima Necropoli di Casa Nocera  sono state rinvenute le due statue a tutto tondo più antiche della storia dell’arte europea: quelle dei cosiddetti “Principi Guerrieri di Casale Marittimo”.

I dintorni

La Costa degli Etruschi rappresenta una destinazione ideale per immergersi nelle atmosfere della Toscana autentica: un alternarsi di piccoli borghi, ricchi di reperti archeologici, di eleganti edifici medievali in pietra e mattoni, chiesette romaniche e manieri signorili. Bellissime le località vicine di Campiglia Marittima, Castagneto Carducci e il famoso viale dei cipressi di Bolgheri. 

Gli Eventi

Tra i vari appuntamenti gastronomici tra la primavera e l’autunno, da non perdere a luglio la tradizionale Sagra delle chiocciole, e in agosto la Sagra del cinghiale.

I prodotti locali

II pregiato vino DOC di Montescudaio. Il territorio di Casale Marittimo è attraversato dalla Strada del Vino Costa degli Etruschi, un percorso caratterizzato da borghi medievali, da colline boscose e da paesaggi in cui il verde della vegetazione si combina con l’azzurro del mare e con un’offerta di cibi caratteristici e gustosi.

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